

Battiti di luce
di Maria
Questa è la rubrica Battiti di luce dove troverete pezzi di vita letti con lo sguardo della fantasia.
Gli articoli usciranno il secondo mercoledì di ogni mese
Di cosa soffri? dell'irreale intatto dentro il reale devastato
Permanenza, in Ritorno sopramonte e altre poesie. RENÈ CHAR
24 volte al secondo scorrono i fotogrammi, colpi di luce alternati al buio. Così vediamo, così ci illudiamo del movimento continuo. Ma tra una luce e l'altra, c'è sempre un'intermittenza, un'assenza.
Anche la scrittura vive di questo: lampi e silenzi, visibile e invisibile.
Le parole sono battiti di luce che emergono dall'ombra del pensiero.
Appaiono un istante, restano sulla pagina, poi lasciano spazio a ciò che non si dice, all'ombra, alla pausa, al bianco tra le righe. Eppure, in quella soglia tra luce e oscurità, nasce la fantasia. È lei che abita gli spazi vuoti, che tesse senso tra i frammenti.
È la fantasia che ci permette di vedere ciò che non è stato mostrato, di sentire ciò che non è stato detto. È una lanterna nella notte, un sussurro che si insinua tra le righe.
