Ave o Maria

27.05.2025

Sono al bar e parlo con uomini più grandi di me.
Fanno battutine spiacevoli e allungano un po' troppo le mani.
Mi dicono "Ah se avessi vent'anni di meno", che è solo un eufemismo per "Ah se non avessi una figlia".
E io sorrido, e li ascolto, e sorrido, perché cos'altro posso fare se non fingere di essere lusingata dalle avances di uomini il cui uccello ha smesso di funzionare quando ero in prima superiore.
Scrollo questi pensieri dalle spalle e torno a civettare, magari qualcuno mi lascia una mancia.
Ma la verità è che mi piacciono le attenzioni, persino da uomini disgustosi come loro.
Sapere che oggi sarò la cosa più interessante della loro giornata mi esalta, e forse domani metterò una canottiera un po' più scollata, e dei pantaloni un po' più attillati, e magari mi trucco un po' di più, e forse liscio i capelli, ed improvvisamente mi ritrovo davanti allo specchio del mio bagno in agitazione, perché se non posso essere bella per dei cinquantenni forse non posso essere bella per nessuno.
E martorio il mio viso e il mio corpo per degli uomini che il massimo che potranno fare è una sega sulle mie foto di Instagram.
Ma è questo quello che voglio, no? Diventare una sorta di icona a cui pregare la notte. 



R.C.