Fogli bianchi
Stavo pensando ad una cosa oggi, e ridevo tra me e me come un ragazzino disturbato. Non è buffo e contraddittorio che quando la mente di un artista è piena il foglio è vuoto, e solo quando la mente si svuota il foglio si riempie? Certe volte rimango fermo a guardare il foglio bianco, cerco di vedere dei dettagli, delle sfumature nascoste, delle imperfezioni. Ma il foglio bianco è perfetto, è per questo che è così maledettamente noioso. È vero che io sono un tipo un po' strano, e forse solo quelli strani almeno quanto me capiranno il bisogno di riempire quel cazzo di foglio bianco, che è talmente bianco che in certi momenti ti acceca. Hai presente quando guardi troppo a lungo il sole, ecco stessa sensazione...
Odio il foglio bianco. Ma lo amo allo stesso tempo. Se i fogli fossero già scritti, i pazzi come me che cosa farebbero tutto il giorno? Probabilmente li cancelleremmo... Troveremmo gioia nel rendere bianco il foglio, che ai nostri occhi risulterebbe sporco, renderemmo perfetto qualcosa di imperfetto. Non è questo che fa la gente normale tutti i giorni? Non cercano tutti la perfezione? Non parlano tutti male di chi sbaglia? Non ridono degli errori altrui nascondendo i propri? Boh, sarò io strano ma ci vedo qualcosa di estremamente eccitante nell'errore, nell'imperfezione, nella macchia d'inchiostro che inzuppa il foglio bianco. Trovo un po' patetica una società che ha accettato di vestire jeans con gli strappi ma non riesce ad accettare una vita con gli strappi. Se non hai una vita perfetta non vai bene. Non ci possono essere strappi, macchie, buchi, sulla tela della tua vita. Se hai i polmoni sporchi, devi pulirli. Se hai i vestiti bucati, te ne servono di nuovi. Se hai una macchia rossa nella fila di voti verdi sul registro, devi recuperarla. Se hai le rughe, le devi nascondere. Se finisci i soldi li devi rifare. Non è questo che ci insegna la società? Un 2 sul registro non è accettabile, ma un 6 sì, perché non è il tuo sapere che la gente si preoccupa di giudicare, ma quante ore butti via attaccato ai libri e ai quaderni. Quanto impegno ci metti nella scuola?
Ci hanno convinti che bisogna andare bene a scuola, ci hanno convinti che bisogna sempre avere nuovi vestiti, ci hanno convinti che la scuola è cultura e che il lavoro è vita.
Il mondo è imperfetto, le persone sono imperfette, forse è per questo che cerchiamo ostinatamente la perfezione, perché l'uomo ama negare l'evidenza, deve sempre dimostrare il contrario. La chiesa ci ha convinti che Dio è perfetto, e di conseguenza noi dobbiamo essere perfetti. Quindi oggi vi lascio un dubbio: non ci vuole un estremo coraggio per fare un errore? non è di per sé stesso un atto rivoluzionario sbagliare?