Il mito della pace

Mitopoiesi: Poiesis /creazione/, del mito. Ma perché? A quale scopo?
La stravagante squadra di "supereroi" marvel potrebbe aiutarci a chiarire il punto.
Proviamo ad analizzare simbolicamente questi sei buffi personaggi che guardano dritti in CAM nella foto qui sopra.
- Iron Man (a sinistra, in tuta metallica oro-ramata e un grazioso cerchio luminoso nel petto) : uomo ricchissimo, proprietario delle industrie tech "Stark", che radicano la loro fortuna nell'ambito militare nel quale il padre lavorava e in cui anche Tony persiste (nepotismo...). Stark (cognome di: Tony Stark) in tedesco significa forte: abbastanza d'impatto per una cultura che origina per un buon 40% dalla Germania (non che gli americani parlino tedesco, sia mai... ma a livello inconscio suggerisco che questa fine allusione sussurri in un qualche modo al loro orecchio).
- Hulk (tizio verde e smisuratamente grosso, alla destra di Stark) : scienziato "pazzo" che rimane vittima di un proprio esperimento e perciò convive in questa dualità dicotomica e particolarmente nervosa. Non mi viene alcun paragone... forse giusto lo stato d'Israele, grande amico dei nostri cari amici americani.
- Capitan America (sullo sfondo, torreggiante e possente in una tutina di spandex color AMERICA): rappresentante primo della grande america, la DEMOcrazia con la DEMO maiuscola (speriamo che a breve rilascino la versione ufficiale). Che dire del grande Cap... veterano di guerra (e già così ho detto tutto), sempre stato pronto a tutto pur di combattere, si è perfino sottoposto ad un esperimento poco consigliato (che è finito meglio di quello di Hulk) che da smilzo e mingherlino l'ha reso grosso e pompato (senza creatina o personal trainer), il prototipo del maschio perfetto, super informa e mai sudato. Mi fermo prima di eccitarmi troppo.
- Al centro Flint, altrimenti detto Occhio di falco: rielaborazione del cecchino, punta d'oro di uno squadrone della morte americano.
- Sulla destra Thor, figlio di Odino, direttamente dalla mitologia norrena, di nuovo, molto comodo per una società al 40% di origini tedesche (non che gli americani parlino il tedesco) (non che gli americani parlino l'inglese, ovvio) (forse parlano giusto l'americano, ma perché parlare quando puoi sparare?) (oppure: perché sparare quando puoi inviare un drone?) (questa si che è una domanda da unmilionedidollaricheineurosonoottocentosettantanovemilatrecentodiciottoeuro).
- A tutta destra la bellissima Natasha Romanov, altrimenti conosciuta come vedova nera (e no, non è né vedova né afrodiscendente). Lei è il pezzo da cento: cresciuta e allevata dai temutissimi sovietici, un giorno ha un epifania e decide che l'unico padrone che vuole servire è la libera sanità... no, cioè, la libertà degli americani di andare in giro per il mondo ad ammazzare la gente... no cioè, i terroristi.
Ok, basta. Ci siamo divertiti abbastanza. Parliamo di Captain America: Civil War.
Trama in breve: i poveri avengers hanno il senso di colpa perché si rendono conto che mentre salvano il mondo la gente normale muore. Il veterano Captain America guida una banda di rinnegati che essenzialmente se ne sbatte se la gente muore, mentre Tony Stark sceglie la parte più burocraticamente faticosa, quella che decide di stare alle regole.
Proviamo a leggere questo film sostituendo agli Avengers un plotone di Navy Seals in operazione.
Il film si apre in un paese "orientale" (Sayd in questo momento si sta rivoltando nella tomba) dove i nostri Avangers stanno (ancora una volta) cercando di salvare il mondo. Qualcosa va storto e per salvare la vita di Cap Wanda toglie accidentalmente la vita ad un numero non identificato di persone, ma a vedere l'esplosione direi parecchie. Da qui sorgono i "dilemmi morali": c'è chi vuole il libero arbitrio occupando perciò un ruolo al di sopra della legge (vigilantes) e chi, spinto dai sensi di colpa, si arrende al venir regolamentarizzato: come un corpo di polizia. Notiamo con disgusto che nessuno prende in considerazione l'idea di starsene a casa propria e lasciare che siano le forze dell'ordine ad occuparsi dell'ordine pubblico (anzi, Flint-Occhiodifalco, che s'era ritirato, ritorna in pista lanciando un bel messaggio: una volta MARINES lo sei per sempre! *applausi in sala, tutti commossi, una ragazza in prima fila lancia il reggiseno e urla <<ti amo Flint>> e lui ( altrimenti detto "occhio di falco") lancia una bella occhiata, seguita da un sorrisetto e un'ammiccata sexy: più tardi le farà vedere per bene il falco).
Cosa dicevamo?
Ok, dilemmi morali: uccidere quando ne abbiamo voglia oppure solo quando ci danno il permesso di farlo? (*un ragazzo infondo alla sala alza la mano intimidito e chiede: <<ma una body cam?>> la sicurezza lo placca fulminea, lo saccagna di botte e poi dolcemente lo accompagna fino al freddo marciapiedi fuori dall'edificio, pft... grazie a dio che ci sono loro sennò cosa avremmo fatto? Avremmo veramente ascoltato un ragazzino palesemente COMUNISTA?).
Dilemmi morali... ne ho io uno per voi (un dilemma ovviamente, non un molare): c'è qualche somiglianza tra l'Idra e i nazisti? Come mai questo film è ambientato in Germania (dove Capitan America [il veterano] picchia polizia, servizi segreti, ecc...,) e poi sul finale si sposta in Russia? Come mai il libro che scatena l'inferno nel buon nemico che è Paki (forse Baki) altrimenti conosciuto come the Wind River... no, scusate, the Winter Soldier, è un libro rosso con stella gialla? è pericolosamente simile alla bandiera del Vietnam, no? Non che gli americani conoscano le bandiere, certo. Non è anche pericolosamente simile alla bandiera della Cina? e a quella dei comunisti? Ovviamente sono tutte coincidenze... Ma Socovia non è brutalmente simile a Iugoslavia? Kosovo? Non c'è una trama fortemente politica in questo film, in questo immaginario supereroico? Non è chiaramente schierato in quella che comunemente viene chiamata guerra fredda?
Ovviamente i film sono tratti dai fumetti, ma non essendo il mio campo non metto bocca.
Ecco cosa significa creare un mito, inventare una storia bellissima, fantastica, incredibile a cui tutti crederanno, perché è meglio credere ad una bugia meravigliosa, piuttosto che alla triste realtà. Non esistono gli eroi, non esistono i buoni in guerra, non esiste la più grande democrazia d'occidente, è tutto un grande sogno chiamato capitalismo.
Buona giornata,