L'origine del punto

17.01.2025

Quello che spero sia arrivato delle tante cose che si sono dette in questa rubrica è la concretezza dell'esistenza di due mondi sovrapposti che sono il mondo del visibile e quello "dell'invisibile". Questo è oggettivo! Ci sono cose che non possiamo vedere ma di cui possiamo vederne gli effetti. I limiti stessi non sono delle cose concrete, sappiamo che esistono nel momento in cui il nostro corpo non fa un preciso movimento. Essi originano nel profondo di noi, e non possiamo percepirli nella loro essenza ma solo nell'apparenza ossia l'effetto, il limite.
Non mi stancherò mai di sottolineare la differenza tra essere ed apparire, nulla si può cogliere nell'essenza. Nell'inno Rammemorazione di Holderlin, che riassume al meglio il suo pensiero sulla poesia, il concetto fondamentale è questo: non cercare la poesia alla fonte perché è troppo pura per essere percepita, cercala dove sfocia, ossia nell'altro.
Poesia è creazione, è vero che come disciplina rientra nel campo delle parole, ed è una materia incredibile: la capacità di porre la musica nelle parole. Ma in un'accezione più ampia la poesia riguarda tutte le lingue, non solo la parola. Ed ovunque ci sia creazione c'è poesia, per questo la natura stessa ne è l'esempio primo.

La creazione è poesia, ne abbiamo già dato un disegno generale nello scorso articolo chiamandola arte, ed essa riguarda l'essenza della creatura che si comunica nell'apparenza. Il passaggio im-mediato tra questi due momenti avviene nel movimento, l'invisibile si muove e diventa visibile: questo è il teatro. L'intero mondo visibile è costruito, è un'espressione del mondo invisibile. Il teatro, l'arte dell'apparire, l'arte del movimento, forgiata su di esso. Ciò che è invisibile sa di esserlo e per comunicare deve diventare visibile perciò modifica se stesso nel movimento, nella lingua. Tutto questo è schematizzato in tre momenti: invisibile / movimento / visibile; ma nella realtà tutto ciò è immediato.

Ogni punto ha un suono, l'abbiamo detto ma non abbiamo mai approfondito, facciamolo ora. Il suono interno del punto è essenzialmente il silenzio, la pausa. Basta leggere una frase per intuire che al punto ci si ferma, ecco il silenzio.
<<Se si estrae il punto dallo stretto cerchio della sua efficacia abituale, le sue proprietà interne, che fino a quel momento erano rimaste silenziose, acquistano un suono che cresce sempre di più>>. Cosa significa? Nel momento in cui si estrae il punto dal suo ruolo pratico-funzionale di punteggiatura, e lo si isola lasciandogli lo spazio vuoto attorno, il suono del punto emerge ed è talmente assordante il suo silenzio <<da coprire ogni altra proprietà>>.
<<Il suono fondamentale del punto varia in base alla grandezza e alla forma>> e al colore. Il suono fondamentale è complicato da spiegare poiché appartiene al mondo dell'invisibile ma esso cerca di comunicarsi nel mondo visibile attraverso il suono del movimento, che possiamo percepire stando un attimo attenti a ciò che ci circonda. Il bosco ha un suono, frutto dell'accumularsi dei suoni di tutti i punti che lo compongono. Quindi il suono di un punto è il risultato del suono della forma sommato a quello della dimensione sommato a quello del colore, e questo suono creerà un nuovo suono nel momento in cui lo si considera in rapporto alla superficie, ed un altro se lo si considera in rapporto con gli altri elementi che abitano la superficie, creando un enorme quantità di suoni.

Poesia, teatro e musica, queste tre discipline dell'arte sono primigenee, esistono da che esiste il mondo visibile anzi lo hanno forgiato. Sono le tre arti della creazione, ogni creatura origina da queste tre arti: ogni corpo è teatrante, ogni punto ha un suono, ogni essere vivente è poesia.
Ad un certo punto, nel lungo corso del tempo, è sbucato l'uomo che crescendo ed imparando ha disciplinato queste tre forze, nominandole e facendole così proprie. Ma il fatto che oggi l'uomo faccia musica, poesia e teatro e venga glorificato e adorato come un dio, è solo grazie alla sua capacità di osservare e di imparare da ciò che la natura fa tutti i giorni come se nulla fosse.
L'arte è di tutti, è in tutti, bisogna solo educare e stimolare la sensibilità.

Le citazioni tra <<>> sono tratte da Punto, linea, superficie, di Vasilij Kandinskij